C’era una volta un gruppo di amici calvi che si incontravano ogni venerdì sera per giocare a carte. Si chiamavano “Gli Splendenti”, e non perché fossero particolarmente brillanti nel gioco, ma perché le loro teste lucide riflettevano la luce del lampadario come specchi!
Curiosi, decisero di provare. Presero una torcia e iniziarono a dirigere il fascio di luce sulle loro teste per vedere chi riusciva a riflettere il raggio più lontano. Dopo qualche esperimento, scoprirono che la testa di Giovanni, perfettamente liscia e uniforme, era la più “potente” di tutte: riusciva a riflettere la luce fino al soffitto, disegnando una piccola stella sul muro.
Quella gara di riflessi diventò un appuntamento fisso, e presto attirò l’attenzione del barista, che li soprannominò “I Fari Umani”. Una sera, un gruppo di turisti si fermò nel bar, incuriosito da tutta quella luce che danzava sul soffitto. Quando scoprirono che era opera delle teste calve degli amici, scoppiarono a ridere e li applaudirono.
Da quel giorno, "Gli Splendenti" divennero una vera attrazione in città. Le persone venivano apposta per vederli giocare e riflettere la luce con le loro teste. E così, quegli amici calvi, che prima si prendevano in giro per la loro mancanza di capelli, scoprirono che essere calvi non solo poteva essere divertente, ma anche… brillante!
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